Birthdate di Lance Rubin: la recensione

Domani esce Birthdate secondo libro di Lance Rubin sulla serie di Denton Little.
Nella recensione vi do il mio parere su cosa mi è piaciuto e cosa no.

In Deathdate, Denton è sopravvissuto alla sua data di morte, in Birthdate cercherà di non rovinare tutto facendosi uccidere, o peggio, dal governo e dalla polizia.
La vita, dopo gli eventi del primo libro, non è come quella che si era aspettato, è vivo ma non può più uscire di casa, avere contatti con la sua famiglia o con i suoi amici tranne con il misterioso personaggio che ha incontrato nelle ultime pagine della storia precedente. Vi ricordate chi è?
La mamma biologica di Denton, che tutti credevano morta, ma che è sopravvissuta alla sua data di morte. Lei gli spiegherà come hanno fatto a non morire e che, ora, un’organizzazione conta su di lui per far capire a tutti quanto sia sbagliato conoscere il giorno in cui si morirà. Al ragazzo, però, interessa solo riuscire a salvare Paolo, il suo migliore amico, a cui resta pochissimo da vivere.

Il libro è ricco di avventura: fughe, rapimenti, salvataggi dell’ultimo secondo e di umorismo con la totale assurdità del personaggio di Paolo e il sarcasmo di Denton, ma di poco altro.
Non si ci affeziona ne si prova empatia per i personaggi (Mi spiegate l’utilità di Veronica?), non c’è un chiaro background sull’ambientazione della storia e sulla decisione di inserire le date di morte, oltre all’ovvio voler sfruttare la cosa per guadagnarci, per molto tempo non capiamo esattamente cosa comporta, al livello di mortalità,  essere sopravvissuto, rimaniamo sempre sul superficiale, anche nel finale.

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E’ una lettura piacevole sul momento ma di cui ci si dimentica presto.

È buffo che non ricordiamo il giorno in cui siamo nati.
È un momento cruciale, l’inizio della nostra vita, ma per sapere cos’è successo dobbiamo affidarci a fotografie e racconti altrui. Insomma, in un certo senso entrare nel mondo è un po’ come prendersi una sbornia colossale.

 

Commentate facendomi sapere quali sono le vostre aspettative, se avete intenzione di leggerlo e se vorreste conoscere la vostra data di morte, come accade nel libro.

4 pensieri su “Birthdate di Lance Rubin: la recensione”

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