Il bacio della morte di Marta Palazzesi: la recensione

Dopo averne sentito tanto parlare, finalmente ho letto: Il bacio della morte di Marta Palazzesi.

Un paranormal fantasy ambientato in Romania, in cui la protagonista, Thea, è un mezzo demone con un potere speciale: quello di poter manipolare i sogni, e qui apro una parentesi: potere interessante certo, ma a fini della storia leggermente inutile, spero vivamente che venga meglio sviluppato negli altri libri, chiusa parentesi.
La ragazza e i suoi amici , si addestrano ogni giorno a combattere i demoni Azura, un tipo di demoni malvagi che abitano nel Mondo Sotterraneo, ma quando la sicurezza del castello, dove vivono, viene meno e gli Azura li attaccano tutte le certezze dei ragazzi cadono, non si sa più di chi potersi fidare e le tante ore di allenamento sembrano vane. Poter contare su un compagno di caccia forte e affidabile sembra l’unico modo per rimanere vivi… e Thea, anche se inizialmente non sembra apprezzarlo molto, può contare sul misterioso Damian, che tra gli altri suoi super poteri ha un’altra caratteristica molto apprezzata: un incredibile bellezza…
Ora che sapete qualcosa di più sulla trama passiamo a esaminare gli altri aspetti. I personaggi: Thea è un protagonista simpatica, forte e ribelle, molto legata agli amici e alla madre, un passo in avanti dalle classiche protagoniste “insignificanti”. Damian, come avrete capito è il misterioso belloccio della situazione: forte, perfetto, già visto in tanti tanti altri libri…che non da sorprese, gli altri personaggi sono li sullo sfondo più che altro per popolare il castello.
Il libro è scritto molto bene: fluido e scorrevole ma mancano i dettagli dei luoghi,siamo in Romania ma lo sappiamo dalla quarta di copertina e dai nomi “strani” di alcuni cibi che mangiano i protagonisti, gli esseri paranormali, poi, non vengono per nulla approfonditi, si chiamano demoni ma praticamente sono umani con super poteri di cui non si sa nient’altro, stessa cosa per gli Azura, questo lascia il lettore con un senso di insoddisfazione… avrei voluto che l’autrice si fosse concentrata più su questi dettagli, che sono quelli che danno spessore ad un libro, piuttosto che sul classico triangolo amoroso. (Geniale aver aggiunto anche non-morti e fantasmi…). Spero che lo farà nei seguiti perché ci sono elementi accennati, come la possibile divisione tra demoni e uomini, che con un giusto background possono risultare interessanti.
Lo avete già letto? Vi è piaciuto?

7 pensieri su “Il bacio della morte di Marta Palazzesi: la recensione”

  1. A me è piaciuto molto! L'ho trovato scritto davvero bene, come dici tu! Spero anche io che nel prossimo capitolo i dettagli del luogo saranno approfonditi, ma apprezzo lo sforzo di avere provato a creare qualcosa di nuovo! Ma poi Thea è incredibile… ho riso un sacco insieme a lei! E il padre?! Ahah

  2. Io sto aspettando che mi arrivi e intanto leggo le recensioni degli altri XD
    C'è a chi è piaciuto molto e c'è chi ne è rimasto profondamente deluso… ancora non ho trovato vie di mezzo LOL

    1. Secondo me è un libro carino e ben scritto, ma rimane un libro di esordio, quindi ha dei difetti che – per come la vedo io – vengono compensati dallo stile ironico e dalla bella protagonista.
      Luci

    2. speriamo ti arrivi presto. La mia è una via di mezzo;) nel secondo secondo me può allentare un po la storiella d'amore e concentrarsi su un avventura più interessante i presupposti ci sono.

  3. Ciao LadyCooman! Ti lascio il mio parere, spero che non ti dispiaccia visto che è un po' lunghetto…!
    😀
    In questo suo primo libro l'autrice riesce a tenere alta l'attenzione dall'inizio alla fine, soprattutto grazie alla protagonista, Thea Anderson, un mezzo demone dotato del potere dei sogni e allenata a diventare una cacciatrice di Azura, i demoni del Mondo Sotterraneo. Il suo carattere irriverente e ironico mi ha tenuto davvero compagnia (il libro l'ho finito in 8 ore) e solo in pochi casi mi sono trovata in disaccordo con lei.
    Per quanto riguarda la questione "romance", trovo sia abbastanza calibrata. Chi parla di "triangolo" forse non ha capito bene il libro. Thea, lentamente, si innamora di Damian e ha per quanto? Tre minuti? un momento di indecisione con Alex, ma solo perché è lui a farsi avanti in modo… "concreto". In realtà è spiegato molto bene che Thea non prova nulla per lui, e il suo è un attimo di cedimento dovuto al momento.
    Per quanto riguarda la "Mitologia", non c'è, è vero, e sono molti però i libri in cui gli esseri paranormali vengono dati per scontati – vampiri, zombie, licantropi, ecc – però, visto che i presupposti interessanti ci sono, spero che l'autrice approfondisca comunque questo aspetto.
    Un aspetto coerente che ho notato – solo io? – è che questi demoni sono atei! Meno male! Ho letto molti libri in cui vampiri/demoni/zombie esclamano ogni due minuti "Oh, my God!" Ma dai…
    Ultima cosa che ho apprezzato è lo stile. Sicuramente il libro può non piacere, è ovvio!, ma trovo sia scritto bene.
    Però mi aspetto di più dal prossimo!
    😀

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