Recensione: Il segreto della libreria sempre aperta di Robin Sloan

Oggi vi parlo di: Il segreto della libreria sempre aperta di Robin Sloan.
Clay Jannon , prima della crisi era un web designer , ora fa il commesso in una libreria molto particolare: piena zeppa di volumoni antichi e soprattutto che rimane sempre aperta: giorno e notte.
Ma questa non è la stranezza più grande, infatti, è frequentata da individui molto strani che prendono in prestito i volumi e non comprano mai niente.
Clay è molto curioso di sapere quale strano mistero nasconde il suo posto di lavoro e inizia una serie di ricerche che lo porteranno a scoprire l’esistenza di un’antica società segreta…

Durante la storia si parla di libri, di librerie, di store online, di tipografie, di ebook (vi siete mai chiesti perché il prezzo di un ebook differisca, in alcuni casi, cosi poco dal cartaceo? qui viene spiegato ;)) e di come la vecchia conoscenza e la nuova debbano convivere insieme per costituire un nuovo modo di pensare con i pregi di entrambe.
Le idee del libro, come la trama, sono molto buone e mantiene un ritmo scorrevole per tutta la durata della storia.
Quello che non mi ha convinto è lo stile: l’opera punta molto a essere un omaggio alla tecnologia e alla cultura nerd, però la cosa risulta molto forzata. Per esempio non serve infilare la parola Google (e anche iphone) ogni due frasi…
Inoltre ho trovato il vocabolario un po ripetitivo, lo scrittore usa sempre gli stessi termini.
Per il resto, mi è piaciuto l’utilizzo della trilogia delle Cronache del canto del drago e l’astuzia del suo autore mentre non mi ha entusiasmato la caratterizzazione dei personaggi, soprattutto Kate che all’inizio sembra un personaggio fichissimo ma che poi lentamente viene abbandonato.
Carino il finale ma pessimo l’epilogo.
Piacevole, però mi aspettavo molto molto di più…
L’avete letto?Vorreste farlo?

2 pensieri su “Recensione: Il segreto della libreria sempre aperta di Robin Sloan”

  1. Lo sto leggendo in questi giorni, a tratti interessante a tratti noioso…forse perchè non sono un'amante della tecnologia e quindi molti riferimenti mi sfuggono o non li trovo brillanti…la storia merita, ma forse si doveva sviluppare in modo diverso (ovvimanete mio modestissimo parere!!!)

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