Recensione: Colpa delle stelle di John Green

Ok, sono ufficialmente strana: Ho letto: Colpa delle stelle di Green e non mi è piaciuto così tanto. Ho preferito moltissimo Città di carta.

I protagonisti, di questa nuova storia, sono: Hazel, ragazza con un cancro ai polmoni appassionata di libri e di America’s Next Top Model e Augustus, ragazzo senza una gamba patito di videogiochi.
I due si incontrano ad un gruppo di supporto e iniziano a frequentarsi e ricominciano a vivere, finché il loro tempo insieme non scade.

Si parla anche, di uno scrittore e del suo libro, di cui Hazel è ossessionata. L’autore (non Green) ha deciso di troncare il libro a metà di una frase, senza dare un vero finale ai protagonisti secondari e lei vuole scoprire cosa succederà loro. Augustus la aiuterà, ma le cose non andranno come si aspettavano…

I protagonisti, sono ben caratterizzati e ironici, il lettore ci si affeziona subito. Augustus è incredibile! Ho apprezzato, anche, Isaac, che nonostante sia personaggio secondario, da un suo contributo alla storia. La serata della distruzione dei trofei, ne è un esempio.
La prima parte del libro, con la storia d’amore e il viaggio, mi è piaciuta molto. Ci sono state scene molto toccanti ed evocative. Vedere i paesaggi di Amsterdam con gli occhi di Hazel, è stato emozionante. La scena nella casa di Anne Frank è una delle più belle.

Il libro è ricco di dialoghi , nonostante si trattino argomenti delicati, riesce a far ridere e non si eccede con il sentimentalismo. (Per farvi capire, è molto diverso da Sparks). Green è molto abile in questo. Ci sono frasi estremamente belle.

Quello che non mi ha convinto è stato il finale, non perché la storia finisce come finisce, non mi aspettavo un finale da vissero tutti felici e contenti, si capiva che sarebbe successo qualcosa ad uno dei due, però ho trovato la conclusione e quello che riguarda lo scrittore, affrettati e un po banali, sicuramente, non ben sviluppati.
Non mi ha fatto piangere, ho trovato molto più emozionanti alcune scene iniziali, o alcune che riguardano i genitori, che quelle della parte finale, si salva il pre-funerale.

Comunque, è stata una piacevole lettura (e al di sopra della media del genere), che sicuramente piacerà a molti di voi, si vede che io mi aspettavo, veramente, troppo.
Vi farò sapere il mio parere sul film 😉
Vi lascio qualche citazione, spoiler free.
 
Mi hai regalato un per sempre dentro un numero finito, e di questo ti sono grata.
 

«Letteralmente?» ho chiesto. «Siamo letteralmente nel cuore di Gesù» ha detto.
«Pensavo che fossimo nel seminterrato di una chiesa, ma siamo letteralmente nel cuore di Gesù.»
«Qualcuno dovrebbe dirglielo, a Gesù» ho fatto io. «Dev’essere un bel rischio per Lui tenere nel cuore dei ragazzini malati di cancro.» 
«Glielo direi io» ha ribattuto Augustus, «ma si dà il caso che sia letteralmente incastrato dentro il Suo cuore, per cui non mi sentirebbe.» 
Ho riso. Lui ha scosso la testa e mi ha guardato.

 

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«Okay» ha detto lui. «Devo andare a dormire. È quasi l’una.»«Okay» ho detto. «Okay» ha detto. Ho fatto una risatina e ho detto: «Okay.» E a quel punto silenzio, ma non abbiamo messo giù. Mi sembrava quasi di averlo lì nella stanza con me… Però no, era anche meglio: come se io non fossi nella mia stanza e lui non fosse nella sua, ma ci trovassimo invece insieme in un invisibile, impalpabile terzo spazio, che si poteva raggiungere solo via telefono.«Okay» ha detto lui dopo un’eternità. «Forse okay sarà il nostro sempre.»«Okay» ho detto.

6 pensieri su “Recensione: Colpa delle stelle di John Green”

  1. Io l'ho letto appena uscito e, come te, l'ho apprezzato in parte. All'inizio ero il solo, poi si sono aggiunti altri lettori che si aspettavano evidentemente di più. Green è brillante, sa scrivere bene, i protagonisti sono affiatati, però bho. Ora – a distanza di quasi due anni – ne conservo un bel ricordo, ma lì per lì mi aveva lasciato freddo. Ho preferito di gran lunga Cercando Alaska: sfortunatamente, Città di carta mi manca. Ma lo voglio! :/

    1. Si anche io, Cercando Alaska è bellissimo. Sto cercando disperatamente il cartaceo, l'avevo preso in ebook, ma ora lo voglio da mettere con gli altri 😉
      Se trovi città di carta prendilo, anche se è uno dei meno conosciuto secondo me vale.
      Sarei curiosa di leggere anche Theorema Catherine, ma non si trova più 🙁
      Speriamo che scriva, presto altro, ci sa fare 😉

    2. Su Wuz risultano in stampa, in edizione tascabile: speriamo arrivino presto! 🙂 Anche Will ti presento Will – scritto con il bravissimo David Levithan – è molto carino: ho riso fino a star male 🙂

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