Recensione: E alla fine successe qualcosa di meraviglioso di Sonia Laredo

Come va, lettori? Che leggete di bello?

Io sono qui per recensirvi, quasi in anteprima: E alla fine successe qualcosa di meraviglioso di Sonia Laredo, libro pubblicato da Mondadori un paio di giorni fa.

La trama per un breve, terribile, istante mi ha ricordato: Lo strano caso dell’apprendista libraia e qualche somiglianza c’è, ma posso rassicurarvi che poi la storia prende tutta un altra piega, e ne viene fuori una lettura molto carina.
La protagonista è Brianda, che fa un mestiere bellissimo: l’editor, o almeno faceva visto che il suo capo decide, su due piedi, di licenziarla. Ad andarle in soccorso sono i suoi amati libri, con un giochino, che devo assolutamente provare, la donna gira su se stessa ad occhi chiusi poi li apre e li fissa su un libro, di cui inizia a leggere una pagina a caso. Quelle righe gli suggeriscono di partire per un paesino, Nuba, che si trova lungo il Cammino di Santiago. Una volta arrivata li scopre che una bellissima libreria è in vendita e che non smetterà di lavorare con i libri…
Lo stile dell’autrice è fine e ricercato, molto ricco di metafore, che a volte rallentano un po troppo la lettura, ma per la maggior parte sono delle belle perle. I libri ci sono, vengono citati, letti, associati a sentimenti e persone, ne viene esaltata la bellezza ad ogni pagina. Il lettore si troverà nel suo mondo, a proprio agio e immedesimato in tutto quell’amore per i libri.
Anche, in questo, c’è qualche personaggio cliché: il vecchio proprietario della libreria che diventa come un padre per lei, e l’uomo misterioso, che appare seduce e se ne va. Gli altri personaggi, invece, soprattutto: lo scrittore, il maestro, e la pazza del paese, sono interessanti.
La storia nell’ultima parte acquista ritmo e azione, e prende un risvolto inaspettato, con dei bei colpi di scena, che mi hanno fatto appassionare di più al libro. Appropriatissima l’ultima frase.

E’ stata una lettura molto piacevole, voi che ne pensate?

 

Durante la mia esistenza, i libri mi hanno più volte salvato la vita. Gli scrittori, vivi e morti, sono diventati i miei amici dell’anima, coloro che non mi abbandonavano mai, che mi parlavano quando nessuno lo faceva, dal loro cuore al mio cuore tante volte spezzato. Nel corso della mia vita, i libri mi hanno protetto dal fallimento, dalla depressione, dall’isolamento e persino dalla follia. Perciò non mi pareva strano immaginare che sarebbero venuti in mio aiuto anche per riscattarmi dal disastro e dalla povertà, arrivato il momento. Che arrivò…

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