La ragazza con la bicicletta rossa di Monica Hesse: Recensione

Ciao lettori. Come va? Che cosa state leggendo? Io sto facendo delle letture interessanti che prima o poi riuscirò a recensirvi. In questo post vi parlo di: La ragazza con la bicicletta rossa di Monica Hesse. 
Un libro dall’ambientazione storica che si sviluppa nell’ Amsterdam del 1943, durante la guerra. La protagonista è Hanneke che ogni giorno con la sua fedele e vecchia bicicletta rossa, percorre le strade occupate della città, alla ricerca di tesori da rivendere o scambiare al mercato nero: caffè, tè, cioccolato, calze di nylon e tutto quello di cui la gente non smette di aver bisogno. Fino a quando un anziana signora le chiede di trovare una cosa insolita: Mirjam, una ragazzina ebrea che la donna nascondeva in casa e che è misteriosamente sparita.
Il romanzo ha un ottimo ritmo, il mistero della ragazza scomparsa è intrigante e ben gestito. La sottotrama riguardante la Resistenza si connette bene alla storia principale ed entrambe risultano interessanti, non ci sono punti morti ne noia, e spesso l’autrice riesce a far stare col fiato sospeso il lettore.
Ho apprezzato la scelta di avere una protagonista adolescente e anche che Hanneke non accetti subito di entrare a far parte della Resistenza, ma ne capisca pian piano l’importanza, la rende molto più vera. 
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La realtà che fa da sfondo alla storia è stata ben costruita e storicamente corretta, ci sono molti dettagli stimolanti, e la scrittrice cerca di farci conoscere la realtà quotidiana di quel periodo e le varie sfaccettature della Resistenza: ho trovato interessante che abbia parlato del movimento dei fotografi, che di nascosto documentavano l’orrore della guerra e gli atti tremendi dei nazisti con le foto, per far conoscere a tutti gli orrori della guerra anche una volta finita.
I personaggi secondari, sono ben caratterizzati, soprattutto Mina e Ollie, sono contenta che il suo rapporto con la protagonista non sia banale, come ci si potrebbe aspettare da un romanzo con protagonisti dei ragazzi.
Durante la lettura, l’autrice fa riflettere su argomenti molto profondi, sull’amicizia, sui piccoli atti di coraggio, sulle decisioni che vengono prese alla leggera ma in un secondo ma sono in grado di cambiare tutto, in bene o in male.
Ci sono momenti commuoventi, la storia, nonostante il tema, non risulta angosciante ne straziante, viene messa molto in risalto la speranza e la forza delle persone. 
Sono rimasta soddisfatta anche dalla risoluzione del caso della scomparsa della ragazza e dalle ultime pagine del libro.
E’ stata un ottima lettura che vi consiglio caldamente, soprattutto se vi piacciono i romanzi fiction ma con un ambientazione storica ben fatta.
Che ne pensate? Vi è piaciuta come si sia risolta la storia di Mirjam? La lettura vi ha appassionato?
Volete leggerlo? Fatemi sapere


« Ecco perchè non ho mai parlato con Ollie in questi due anni. 
Ecco perchè sogno Bas che torna da me, furioso perchè non ho letto la sua lettera. Ecco come ho imparato che essere coraggiosi a volte è la cosa più pericolosa e che il coraggio va usato con parsimonia. Ed ecco perchè, se voglio essere onesta con me stessa, sono ossessionata all’idea di ritrovare Mirjam. Perchè sembra una cosa buona e giusta: salvare una vita dopo averne distrutta un’altra! »

13 pensieri su “La ragazza con la bicicletta rossa di Monica Hesse: Recensione”

  1. io non l'ho ancora letto ma è tra quei libri in cima alla mia personale wishlist! ho letto diversi pareri positivi.
    l'ambientazione storica mi attrae moltisismo

  2. Ti dirò, non mi attirava molto. Anzi, ho una forte antipatia verso questi romanzi a tema, che escono nella giornata della memoria o dintorni. Però ne parlate tutti così bene… Segno!

  3. Questo libro fa parte della mia wishlist da quando è stato pubblicato, mi piace il periodo storico in cui è ambientato e la trama mi attira molto!
    La tua recensione mi ha incuriosita ancora di più, non vedo l'ora di leggerlo ^^

  4. Ho aggiunto questo libro in wish list proprio stamattina, mentre complice l'influenza, navigavo sul sito Ibs. In genere non leggo molti romanzi ambientati durante la guerra perché mi devastano, ma questo mi interessa molto.

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