Speak. Le parole non dette

Melinda Sordino, primo anno di liceo al Merryweather High. E’ il suo primo giorno di scuola e già conta le ore che la separano dall’ultimo. E’ depressa; i suoi genitori sono talmente diversi tra loro che passano la vita a litigare senza avere un attimo per lei, a scuola non riesce a farsi nuove amicizie: c’è la fantastica scena (sono ironica) di lei che entra a mensa e urtando un compagno il vassoio le sporca la maglietta (identico a come succede in Fallen, ora ragazze/i vi vorrei rassicurare: nella vita vera non è così difficile portare un vassoio da un punto A ad un punto B come ci vogliono far credere 😉 )tutte le vecchie amiche la detestano perché ha chiamato la polizia durante una festa estiva, mettendo nei guai molti ragazzi, ma nessuno di loro si chiede perché l’ha fatto.
In poche parole il libro non mi è piaciuto: i personaggi sono tutti stereotipati: le care cheerleaders, lo studente secchione:sfigato ma gentile, i genitori che litigano, professori che non hanno voglia di fare nulla da contrapporsi al professore fantastico a cui importa veramente dei propri studenti,mi sono dimenticata qualcuno? Sarebbe stato interessante allontanarsi di più dalla solita storiella (l’eroina è depressa e dopo si riprende perché il libro è finito) e approfondire un po di più il tema della sua depressione (che non vi dico da cosa è causato perché in teoria si dovrebbe scoprire alla fine della storia ma che  in tutte le trame che ci sono su internet è spiattellato nella prima riga).In conclusione una lettura piatta che non mi ha detto proprio nulla. A titolo informativo esiste anche il film nel quale la protagonista è interpretata da Kristen Stewart.

3 pensieri su “Speak. Le parole non dette”

  1. Concordo!Come libro non è stato qualcosa di orrendo, ma nemmeno una lettura sensazionale come mi aspettavo!Della stessa autrice ho letto anche un altro libro, ma non mi ha entusiasmato molto 🙁

    1. se devo dire la verità, anke a me nn è piaciuto sto libro, ma ho dovuto leggerlo x scuola… era troppo banale, niente colpi di scena…

      ema

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