Aprilo ad una pagina a caso ( o ad una che vi ha particolarmente colpito)
Trascrivine un breve pezzo evitando spoilers
Riportare titolo e autore del libro (così che gli altri lettori possano ritrovare il libro se la citazione gli è piaciuta)
Cuore d’inchiostro di Cornelia Funke
Raduna le provviste e portati dietro una bella scorta di libri>> gridò Mo dall’anticamera. Come se non lo avesse sempre fatto. Già anni prima suo padre le aveva costruito una cassetta in cui riporre i suoi libri preferiti quando andavano in viaggio, breve o lungo che fosse. <> usava dire Mo. Lui stesso ne prendeva con sè almeno una decina. Mo aveva verniciato la cassa di rosso, rosso papavero: il fiore prediletto di Meggie, che amava farne seccare le corolle fra le pagine e imprimersi la forma a stella dei pistilli sulla mano. Sul coperchio Mo aveva scritto in magnifici caratteri ornamentali: LO SCRIGNO DEI TESORI DI MEGGIE, e dentro l’aveva rivestita di taffetà nero e lucente che, per altro, quasi non si notava, perchè Meggie di libri preferiti ne aveva tanti. E a ogni nuovo viaggio se ne aggiungeva uno. <> le aveva rivelato Mo quando lei ci aveva messo dentro il primo <> Probabilmente aveva ragione. Tuttavia c’era anche un altro motivo per cui Meggie portava i suoi tesori con sè. Erano la sua casa in quel peregrinare attraverso l’ignoto: voci conosciute, amici con i quali non bisticciava mai, amici che la sapevano lunga, amici potenti, impavidi, navigati, fini conoscitori del mondo, capaci di affrontare qualsiasi imprevisto. I libri la rincuoravano quando era triste e scacciavano la noia mentre Mo tagliava, rilegava, incollava pagine ormai logore, rese fragili da anni e anni d’uso sotto le innumerevoli dita che le avevano sfogliate.
E voi cosa state leggendo?lasciate nei commenti il vostro teaser!!!
Ordinando la libreria mi sono accorta di non avervi recensito “La lunga oscura pausa caffè dell’anima”,secondo romanzo di una mini-serie del famosissimo scrittore di “La guida galattica per gli autostoppisti” non altrettanto conosciuta ma comunque geniale e divertente. Il protagonista ,Dirk Gently, è un investigatore , sempre in bolletta e in lotta con il frigorifero. In questa nuova avventura Dirk si troverà ad indagare su una strana esplosione avvenuta in un aeroporto, che però non ha fatto vittime, su una clinica medica ,non del tutto normale, su un distributore di coca cola e sui problemi familiari degli dei nordici: Thor e Odino. Trama originale e divertente…per arrivare anche solamente vicino a risolvere il caso, bisogna essere dotati di grande “pensiero laterale” , e non farsi soffocare dalle innumerevoli situazioni insolite. Scritto molto bene ha però qualche difetto: infatti di situazioni insolite ce ne sono anche fin troppe, alcune delle quali non hanno alcun significato per la vicenda e tendono solo a confondere ulteriormente il lettore. In conclusione:se non avete mai letto nulla di questo scrittore non iniziate da questo libro ma dalla Guida, perché (proprio per questo sovraffollamento di eventi ) vi potrebbe allontanare dalle sue altre (e migliori) opere.
Terzo volume di questa appassionante saga. Come vi avevo detto ogni libro viene raccontato in prima persona da uno dei protagonisti: questa volta tocca ad April, giovane carina e intelligente porta un po di “ragione” nel gruppo, calmando i bollenti spiriti dei maschietti sempre pronti a dare e a darsi battaglia. Prima dell’arrivo dei draghi, di Merlino e dei cavalieri della tavola rotonda le cose sono piuttosto normali…ma poi ci si deve preparare per la battaglia , qualcuno infatti ha fatto arrabbiare il dio nordico Loky e i suoi troll e con loro non si scherza.Guerra, sangue, segreti e magia questo è il sempre più crudele mondo di Everworld. Molto scorrevole,ben raccontato e divertente non vedo l’ora di continuare la storia (che so si fare terribilmente avvincente) 😉 Se vi piace il fantasy dovete assolutamente leggerla!!!
Vi avevo detto che volevo leggerlo ed eccomi qui a parlarvene. Se non avete letto l’altro post la trama la trovate qui. Premessa: questo racconto va affrontato come una storia per ragazzi, dimenticate il Martin delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco o rimarrete delusi. La protagonista ricorda un po Arya: forte, ribelle, incompresa….ma i paragoni con le cronache finiscono li. Se lo si legge con quest’ottica la storia risulta carina anche se di certo non delle più originali: buona l’ambientazione ma lo svilupparsi della storia risulta piuttosto prevedibile. Molto scorrevole e breve, è adatto ad essere letto come favola della buona notte. Bella la veste grafica e le illustrazioni ma i 13€ del prezzo di copertina sono veramente troppi. Se lo trovate in biblioteca o qualche amico ve lo presta leggetelo altrimenti lasciate stare…
Vi avevo già parlato di Banana Yoshimoto in uno dei primi post del blog…oggi, finito Kitchen, l’impressione che avevo avuto con le prime due letture è stata confermata:colpi di scena e trame particolari non fanno parte dello stile di Banana Yoshimoto, quindi se amate i libri pieni di azione o non vi piacciono le lunghe descrizioni avete sbagliato libro e autrice. Kitchen è la storia di una giovane ragazza rimasta sola al mondo dopo la morte dei genitori prima e dei nonna poi. Mikage viene quindi accolta nella “particolare” famiglia dell’amico Yuichi, composta da lui e dalla sua bella e dolce madre…
Siamo rimaste solo io e la cucina. Mi sembra un po’ meglio che pensare che sono rimasta proprio sola. Nei momenti in cui sono molto stanca,, mi succede spesso di fantasticare. Penso che quando verrà il momento di morire, vorrei che fosse in cucina. Che io mi trovi da sola in un posto freddo, o al caldo insieme a qualcuno, mi piacerebbe poterlo affrontare senza paura. Magari fosse in cucina
A fare da protagonista del libro sono i sentimenti: l’emotività, la solitudine, l’amore per la famiglia,l’omosessualità, l’importanza dell’amicizia e dell’amore. Lo stile narrativo è semplice e nella maggior parte delle pagine molto scorrevole, in alcuni punti, però, l’ho trovato un po troppo lento e faticoso da portare avanti.Non tra i miei libri preferiti, ma neanche tra quelli che sconsiglio…
L’estate mi mette voglia di gialli e In difesa di Jacob (di William Landay) mi aveva incuriosito fin dalla sua uscita e ora l’ho divorato: Andy Barber, da più di vent’anni braccio destro del procuratore
distrettuale, è un uomo rispettato, un marito e un padre devoto, e ha
davanti a sé una carriera sicura. Sa bene cosa può nascondere la vita di
una persona, quali colpe possono essere taciute, ma la sua è
un’esistenza serena e l’amore per sua moglie e suo figlio non ha limiti.
Tutto sembra andare per il verso giusto per lui e la sua famiglia.Ma certe convinzioni a volte sono esposte ai capricci del destino o alle
conseguenze di piccoli gesti. Così, un giorno, quasi per caso, piomba
su di loro un’accusa inaudita: il figlio di Andy, Jacob, poco più che un
bambino, viene indagato per omicidio. Un suo compagno di classe è stato
accoltellato nel parco poco prima dell’inizio delle lezioni. Il ragazzo
proclama la propria innocenza e Andy gli crede. Ma c’è qualcosa che non
torna, l’impianto accusatorio è dannatamente convincente: e se qualcosa
fosse sfuggito all’attenzione di Andy? E se i quattordici anni di vita
del figlio non fossero sufficienti per capire chi è realmente? E se
Jacob, suo figlio, fosse alla fine un assassino?
Mi è piaciuto veramente molto in primo luogo per come è raccontata la storia, per il fatto che si svolga per la maggior parte in tribunale (diversamente dai classici gialli in cui si cerca l’assasino, qui si cerca di difendere un possibile innocente), la trama è molto originale (giusto un evento mi è parso un pò semplicistico, ma non vi dico altro per non spoilerarvi) il finale è spettacolare: un colpo di scena inaspettato… Se non l’avete letto ve lo consiglio.
Nuovo arrivo nella mia lista dei desideri: lo voglio assolutamente!!!
Il Drago di Ghiaccio di George R. R: Martin
Adara è una bambina di sette anni, ha sempre vissuto un’esistenza isolata. Presa in giro da tutti, ignorata dalla sua stessa famiglia. Come unico amico un drago di ghiaccio, una leggendaria creatura di quelle terre, che tutti temono, tranne lei. Adara non ricordava quando aveva visto il drago per la prima volta, sembrava avesse sempre fatto parte della sua vita. Ma in una quieta mattina estiva l’arrivo dei draghi di fuoco, venuti per annientare le pacifiche terre dei cittadini, mette fine all’isolamento di Adara. Lei e il suo drago sono l’unica speranza di salvezza.
Perché lo voglio:
L’ha scritto Martin
La storia è un misto tra una favola e un fantasy
La copertina è di Paolo Barbieri
L’interno del libro è illustrato con dei disegni molto belli di Luca Enoc
Quali sono le nuove entrate nella vostra wish list?
Nuova puntata…come avrete letto dal titolo qualche giorno fa ho sbirciato un libro su un vaporetto..Eh si… perché a Venezia gli autobus sono rimpiazzati da questi mezzi di trasporto marino…ma per molti questo non è un problema, e non rinunciano di certo a una bella lettura. Il ragazzo davanti a me era talmente assorto dalla storia che stava leggendo che arrivati al “capolinea” non si era accorto che tutti stavano scendendo ed è rimasto li ancora un po. Curiosi di sapere che stava leggendo, per essere così preso?
L’anello di Salomone di Jonathan Stroud:
Gerusalemme. Nel suo palazzo, re Salomone ha tredici maghi e un’infinità di demoni ai loro ordini. Fra questi c’è Bartimeus, ed è a lui che vengono affidate missioni cruciali come rovistare fra le tombe in cerca di tesori favolosi. Nel frattempo, la Regina di Saba invia a Gerusalemme una giovane guerriera con una doppia missione: uccidere il re e impadronirsi dell’anello magico, l’amuleto più potente del mondo: perché chi lo possiede può distruggere un intero mondo solo con il pensiero. Ecco allora dispiegarsi biechi intrighi e spettacolari battaglie, mirabolanti trasformazioni, continue sorprese e una incredibile caccia al tesoro oer un solo tema: la conquista del potere.
L’avete letto?vi è piaciuto?io ho apprezzato molto la trilogia di Bartimeus ma questo ancora mi manca. E voi che titolo avete sbirciato?
Ed eccoci alla fine di un’altra saga…(e questa volta arrivo con il cuore tutto di un pezzo…non mi ha preso così tanto come altre saghe che me lo hanno fatto a pezzettini…) il capitolo conclusivo di “La ragazza Drago“. L’ultima battaglia tra draghi e viverne tra bene e male è alle porte: Nidhoggr è tornato. Il sigillo che lo teneva imprigionato è stato infranto e il suo potere ha soggiogato la Terra intera, trasformando tutti gli uomini in mostri pronti a combattere per lui. Sofia, Lidja, Fabio, Karl, Chloe e Ewan devono assolutamente trovare l’ultimo frutto: quello di Thuban,così da dare nuova vita l’Albero del Mondo e salvare la Terra. Le viverne, però, hanno un nuovo (anche se in realtà è una vecchia conoscenza per i draghi) e potentissimo alleato Ofnir, che darà del filo da torcere ai ragazzi. Nell’ultima, fatale battaglia i draghi e con loro il regno di Draconia rischieranno di svanire per sempre… Licia abbandona finalmente lo stile adolescenziale adottato nei precedenti capitoli (che come potete capire non ho gradito) e scrive un libro ben fatto: per me il migliore della pentalogia, con molti colpi di scena che non mi sarei aspettata e che mi hanno positivamente sorpreso, risulta avvincente e nonostante le non poche pagine si legge facilmente . Qualche piccola sbavatura c’è: “l’accoppiamento forzato” dei Draconiani serviva veramente? e le sfere-armi?ma ci si passa sopra volentieri.. una bella lettura che però rimane adatta a un pubblico giovane (fino ai 15 anni circa).
Continuiamo con le recensioni…tocca a Numbers di Rachel Ward (1 di 3, il secondo libro “The Caos” è già uscito nelle librerie americane).
Fin da quando è nata, a Jem capita una cosa strana: intravvede una serie di otto numeri negli occhi delle persone. Per anni non sapendo cosa siano quei numeri non dà importanza alla cosa. Il 10-10-2001 sua madre muore e a quel punto capisce tutto:i numeri che vede corrispondono alla data di morte della persona. Un fardello non da poco che Jem non può condividere con nessuno, la riterrebbero tutti pazza. Solo Spider, un compagno di scuola, si rifiuta di lasciarla sola e per lui Jem comincia a provare qualcosa di più che semplice amicizia. Un tragico evento spinge i due ragazzi a un interminabile fuga che cambierà le loro vite. L’idea di partenza della storia è abbastanza originale (sembra un po “La biblioteca dei morti”) ma con lo scorrere delle pagine diventa piuttosto banale e piena di cliché (ragazza e ragazzo scappano insieme, ragazza si innamora di ragazzo, separazione, tragedia, normalità) anche il colpo di scena finale, che dovrebbe stupire il lettore, risulta prevedibile. La narrazione scorre però in modo fluido e non stanca, questo fa si che il romanzo non sia proprio da buttare. Mi aspettavo di meglio….