Torna in libreria (giugno 2012) Kerstin GIER…

COVER ORIGINALE

Dopo aver concluso la sua trilogia sui viaggi nel tempo
Kerstin Gier è già pronta a tornare in libreria (7 Giugno 2012) con il suo nuovo libro edito da Corbaccio:

“In verità è meglio mentire”
 Il libro si differenzia totalmente dalla trilogia che almeno a me è tanto piaciuta e punta su una storia alla Sophie Kinsella:
158 di quoziente intellettivo, plurilaureata, brava musicista, 
un mago con i numeri, carina, un po’ freak e… vedova a 
nemmeno trent’anni. Carolin trova che la sua vita sia 
decisamente complicata e che la sua intelligenza rappresenti
 più che altro un impiccio nella ricerca della felicità. Ha abbandonato
 il fidanzato Leo per il padre di lui, Karl, uomo ben più affascinante 
e in grado di apprezzare le qualità di lei. Ma dopo cinque anni 
Karl muore improvvisamente lasciandola in un mare di guai,
 primi fra tutti una favolosa eredità di cui Carolin non sospettava 
l’esistenza, e un esercito di parenti infuriati che la rivendicano. 
Fra pessime psicoterapeute, farmacisti sospettosi 
e avvocati minacciosi, Carolin cerca di superare il suo dolore,
 cavarsi fuori dai guai e, perché no?, trovare l’uomo giusto 
per lei e a cui non importa se è «troppo» intelligente…

Che dire non è che la trama mi ispiri troppo sa un po
 troppo di “già visto- già letto” e anche parecchie volte.
 Poi non so magari invece si rivela un libro ben scritto e 
divertente. A questo punto non c resta che aspettare.
Che ne dite???Curiosi di leggerlo o come me
 avete qualche dubbio?Aspetto i vostri commenti 😉

6 pensieri su “Torna in libreria (giugno 2012) Kerstin GIER…”

  1. Ciao! Non conoscevo questa autrice.. mi intriga la trilogia sui viaggi nel tempo! Sai dirmi i titoli per caso? Anche questo romanzo non sembra male, giusto per passare qualche ora in maniera spensierata e leggera!

  2. Si come ho detto potrebbe anche uscirne qualcosa di carino. per esempio mi piace molto le storie della Kinsella (tranne i love shopping) però bisogna trovare un modo divertente e originale per trattare questi argomenti, se no viene fuori un libro banale pieno di cliché (vedi il diario di Il diario di Bridget Jones).

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