Il figlio del vampiro di Heather Brewer e l’originalità bandita

Ho finito anche questo libro e che dire: questo è il YA che non mi piace. Già dalla trama dovevo capirlo che non mi trovavo davanti a un capolavoro (ma si spera sempre in una bella scrittura e in qualche colpo di scena): Vladimir Tod ha la carnagione bianchissima, indossa sempre gli occhiali scuri e si porta sempre il pranzo da casa. Meredith, la ragazza dei suoi sogni, non lo degna mai di uno sguardo. I suoi compagni lo trattano come uno sfigato… Certo, se sapessero la verità le cose sarebbero diverse. Ma Vladimir non può rivelare di essere il figlio di un’umana e di un vampiro. Ed è proprio per questo che ha così paura del nuovo supplente: il professor Otis, infatti, sembra davvero troppo interessato a lui e ai suoi genitori, morti in un incendio tre anni prima…Una volta finito ne sono sicura la storia è trita e ritrita: il ragazzino orfano trattato male da tutti perché diverso, il personaggio ambiguo (che non si vorrebbe far capire subito da che parte sta…ma che il lettore “sgama” subito). Insomma la storia è scorrevole ma banale, non emoziona e non coinvolge…non ve lo consiglio assolutamente 🙁

2 pensieri su “Il figlio del vampiro di Heather Brewer e l’originalità bandita”

  1. È vero, è banaluccio e anche brevissimo! Si potrebbe fare se magari il costo fosse basso, ma non ne vale decisamente la pena visto che costa sui 13/14€ mi sembra. Se si è curiosi si può provare a leggerlo in formato digitale, ma concordo: non vi perdete nulla di che.
    E poi, che dire del protagonista che esce di casa con le scarpe bucate dal quale esce l'alluce? O.o

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