13 di Jay Asher

Ho pronta per voi una nuova recensione: 13 di Jay Asher, un YA di genere psicologico pubblicato dalla Mondadori nel 2008.
La trama sembra molto originale e leggermente inquietante: Hannah ha deciso di suicidarsi e prima di compiere questo gesto registra delle audiocassette da spedire a una lista di persone che hanno influenzato la sua vita e che l’hanno spinta a quel gesto.
Tra i destinatari c’è Clay, da sempre innamorato della ragazza, che non ha idea di cosa possa aver fatto per essere finito su quella terribile lista…

La storia è a tratti lenta, il lettore in più punti si chiede dove lo scrittore vuole arrivare con certe scene, mentre in altri è molto scorrevole.

La narrazione è particolare, in quanto si alterna la voce registrata di Hannah ai pensieri e ricordi di Clay, ma in alcuni punti crea un po di confusione, a volte bisogna rileggere di nuovo la frase per capire chi dei due sta parlando.
Molto carino l’utilizzo dei simboli PLAY, PAUSE e STOP per scandire lo scorrere delle registrazioni e della vicenda.

Durante lo svolgimento, ci saranno racconti di primi baci, di delusioni, umiliazioni, tradimenti e anche di peggio, però molte delle storie che ci vengono raccontate, anche se toccanti, risultano troppo banali, anche unite insieme alle altre, per essere la causa del gesto della ragazza, poi altre scene come quella con il professore non sono assolutamente credibili.
Trattando argomenti forti mi aspettavo di trovare una spiegazione più introspettiva e non così superficiale.
In più, ho avuto seri problemi con il finale, le ultime frasi risultano molto confuse, del genere non sapevo come finire il libro… ci metto questa frase e scegliete voi come interpretarla…

Lo avete letto? Qual’è il vostro parere? 

5 pensieri su “13 di Jay Asher”

  1. Ciao, bella recensione, anche se abbiamo pareri diversi c:
    Io l'ho trovato un libro molto forte e al contempo molto bello ed era da tantissimo tempo nella mia Wish List, quindi sono contenta di essere finalmente riuscita a leggerlo *-*
    Non mi è dispiaciuta la crudezza di alcune scene, che ritengo sia stata necessaria a far capire tutti i sentimenti e la disperazione che ha portato Hannah a quel gesto, ma allo stesso tempo ho apprezzato il fatto che la sua voce narrante non cadesse mai nel patetico o nel banale.
    Se ti interessa leggere la mia recensione la trovi qui :3 .
    Un salutone,
    Rainy

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