Un libraio molto speciale di Petra Hülsmann: Recensione

Io, Un libraio molto speciale di Petra Hülsmann, non volevo leggerlo. Mi ero ripromessa tempo fa che avrei smesso di leggere libri con titoli che contengono la parola: libreria, libro, libraio, club del libro perché sono sempre una grandissima delusione e ho avuto le mie brutte esperienze. Poi, però, mi è arrivato a casa e complice il fatto che non avevo nulla da leggere e che sono masochista, l’ho iniziato. 

 

Vi avviso la recensione conterrà qualche SPOILER.
Nella storia veniamo immersi nella vita (sfigata) di Lena che dopo essere stata lasciata quasi sull’altare (chi non l’avrebbe fatto XD ) e licenziata va a lavorare in una piccola libreria di volumi usati gestita da un burbero vecchietto e si innamora del suo “migliore amico”. Che trama originale vero????!!! -_-
I miei timori sono subito stati confermati, il libro è banalissimo, già leggendo la quarta di copertina, anche se non c’era scritto, sapevo che il vecchietto, dopo aver fatto amicizia, sarebbe morto e gli avrebbe lasciato la libreria, e così è stato, per non parlare, poi, dell’ormai abusatissimo triangolo amoroso. Di una cosa però devo ringraziare la scrittrice, non ha fatto mettere incinta la protagonista, almeno questo cliché ce lo ha risparmiato.
Mi direte: Ok, la storia è banale, ma magari l’ambientazione e i personaggi sono fatti bene e riescono a salvare il libro? Proprio no, come al solito vengono citati solo un paio di libri, la protagonista non legge mai, ne manifesta di piacergli, se ne sta lì vende qualche volume e organizza feste, non ci sono splendide descrizioni della libreria. I personaggi non sono minimamente caratterizzati, Lena è insicura e insignificante, nelle pagine la paragonano a un cane bastardino che non regge il confronto con uno di razza, ma poveri cagnolini lei è molto peggio. Fa finta di essere quella che non è solo per compiacere l’uomo di turno e durante la storia non cresce per niente. Il suo migliore amico Ben, che anche se si conoscono da una vita io tutta questa amicizia non l’ho vista, è un medico che dovrebbe risultare sexy ma che rimane sullo sfondo e non provoca nessun sentimento. Serve di più che dire che due sono innamorati, mettergli altre persone contro per ostacolare il loro amore per creare una bella storia d’amore. Non c’è tensione, non c’è gioia, il mio cuore non ha accelerato i battiti, non ho sognato di essere al loro posto. Le loro discussioni non sono battibecchi ironici, divertenti e carichi di passione, solo dialoghi noiosi e pseudo psicologici. L’unica emozione che mi ha suscitato è stato un sospiro di sollievo quando finalmente è finito, e non lo dico per cattiveria. 

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Il terzo membro del triangolo è uno scrittore, ma non uno di quelli intelligenti o misteriosi, solo un sempliciotto che scrive tutto quello che pensa su dei quadernetti. Un personaggio stereotipato, che dovrebbe dare una vena comica e frizzante al libro, ma che fallisce. Qui la scrittrice è riuscita,solo,  nel suo intento di creare un personaggio irritante, che al confronto fa sembrare Ben un principe azzurro. L’unica scena che ho trovato divertente è stata una citazione sul Dottor Stranamore di Grey’s Anatomy. I personaggi secondari potrebbero anche non esserci, per quanto sono piatti, il loro contributo alla storia è minimo e, anche loro come la protagonista non fanno nessuna crescita interiore, semplicemente prima sono tristi e le cose gli vanno male, ma dopo abbastanza pagine, all’improvviso tutto è sistemato. Come potete immaginare il libro ha un happy ending per tutti, tranne, ovviamente, per il povero libraio 😛

Ho finito. Se lo vedete in libreria non fatevi fregare, mi raccomando, passategli vicino e andate a comprare qualche altra cosa.

 
Comunque, che siate del mio stesso parere o no, lasciatemi un commento per dirmi che ne pensate e, se prima della mia recensione, volevate leggerlo.

8 pensieri su “Un libraio molto speciale di Petra Hülsmann: Recensione”

    1. Dovremmo sempre fidarci dei nostri superpoteri da lettori, così da evitare di leggere tante schifezze, però ogni tanto capita quel libro bellissimo che non ti aspetti, quindi anche rischiare un po' è giusto 😉 Alle prossime letture, speriamo migliori!

  1. ma sai che pure io son diffidente verso romanzi che hanno le nostre amate parole magiche nei titoli?
    non lo so, siamo noi troppo esigenti? se anche fosse, facciamo bene e questo libro, per ora, decisamente lo bypasso ^_^

    1. Ti conviene, c'è molto di meglio. La bambina che salvava i libri è una delle rare eccezioni, gli altri hanno sempre le stesse trame e i libri non centrano mai nulla.
      Ti auguro buone letture!!

    1. Io te lo sconsiglio, ma i gusti sono gusti quindi se vuoi provare a leggerlo fallo, magari se lo trovi in offerta o se te lo prestano.
      In caso fammi sapere se ha soddisfatto le tue aspettative.

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