Intervista con il vampiro


Diamo
il benvuto a TrixLadyMik, Kris su Libri&popcorn, dove ci terranno compagnia in questa chiacchierata sui vampiri.(P.s. quando trovate la sigla LC è la vostra intervistatrice che esprime il suo parere:) )
Andiamo
subito al sodo e iniziamo con le domande:
 
1:
Quali sono le vostre conoscenze letterarie sui vampiri?
T:
Non sono una gran lettrice di storie horror o thriller e non amo
particolarmente i vampiri, quindi ho letto
molto
poco sull’argomento: la saga di Twilight (più che altro per
curiosità), la saga della Casa della Notte
(perché
mi ci hanno incastrato!), Il seme del male, Carmilla e ho studiato
qualche opera letteraria per alcuni esami all’università.
K:
Naturalmente
ho letto “Dracula” di Bram Stoker e “Intervista col
vampiro” di Anne Rice, poi anche la serie della Meyer “Twilight”
e quella della Hamilton “Anita Blake”. Ho tentato di
leggere anche quella di Lisa J. Smith ma mi sono arenata al 4^ libro
o giù di lì. Ho anche letto “Evernight” di Claudia Gray,
ma dopo il primo libro mi sono rifiutata di comprare gli altri. Ah,
ho anche letto “Trattato di vampirologia ad opera di Van
Helsing “ di Brasey
Edouard
LM:
Anche le mie letture sui vampiri non godono di
ampia considerazione poiché dopo aver iniziato con uno splendido
libro quale “il seme del male” della Harris, mi sono imbattuta
nella saga della Mayer e in quella della casa della notte di P.C. &
Kristin Cast.
LC:
Le mie letture vampiresche sono iniziate con la serie dei libri
della Meyer (compreso La
breve seconda vita di Bree Tanner
,per
non farci mancare nulla 🙂
),
poi sfortunatamente sono continuate con il primo libro di P.C.
& Kristin Cast, dopo di che ho trovato dei vampiri simpatici nel
libro Soulless,
di Gail Carriger e ultimamente ho letto un racconto “appena dopo
il crepuscolo” di Fabio Mundadori dove una vampira è rinchiusa in
un bellissimo dipinto. Mi sarebbe piaciuto leggere Dracula ma ancora
non ne ho avuto il coraggio 🙂
2:
Oggi esce Breaking down. Visto che avete letto la saga della Meyer
parliamo di questi “vampiri”
T:
Premetto che io non considero nemmeno la saga
cinematografica della Meyer per me non esiste,mi rifiuto anche di
guardare i cartelloni per strada, che dire di questi “vampiri”.
Diciamo che se non
succhiassero
il sangue a qualcuno ogni tanto non si capirebbe nemmeno che sono
vampiri. E diciamolopure a tutti gli effetti, sono un insulto per i
veri vampiri della tradizione letteraria ottocentesca. Non mi riferisco
tanto a quelli sconosciuti, di sicuro non li conoscerei nemmeno io se
non fossi stata costretta a studiarli
per l’esame di letteratura inglese, ma Dracula è famoso no? Tutti
almeno una volta l’abbiamo sentito
nominare, ma forse la Meyer pensava che fosse un cioccolatino
anemico, una crema per il viso, non so.
Fatto sta, che se Dracula non fosse un personaggio letterario, si
starebbe rigirando nella tomba. Anzi no!Dato
che ne ha le facoltà, sarebbe uscito dalla tomba e avrebbe aggredito
la Meyer con un paletto, ne sonosicura!
K:
Se
parli dell’uscita del film, non posso aiutarti perchè non mi sono
abbassata a vederli. I libri invece sono scritti bene, carini, ma di
certo non hanno niente a che vedere con i veri vampiri leggendari.
L’unico motivo per cui questa serie ha spopolato è perchè è una
bella storia d’amore, diversa dalle altre, con il finale perfetto del
vissero DAVVERO
per sempre
 felici
e contenti. In più mettici anche una marmocchia e l’eterna
giovinezza e ci credo che vanno tutti in brodo di giuggiole.
Tantissime ragazze possono immedesimarsi con Bella, perchè è una
ragazza come tante che solo dopo scopre il suo vero carattere;
leggendo un qualsiasi libro, il più delle volte il lettore deve
farsi assorbire dalla storia: se in questa c’è anche uno strafigo
che ti fa sentire unica, ben venga. La Meyer è semplicemente
riuscita a creare una storia d’amore che potesse coinvolgere
qualsiasi lettore, ma riguardo ai vampiri, non credo sappia neanche
lontanamente cosa sono, poteva anche metterci Babbo Natale per quanto
mi riguarda; se era anche lui perfetto sarebbero state tutte Befane!
LM:
Trovo i vari film abbastanza ridicoli, anche se i libri sono
accettabili! Diciamo che i personaggi non rispecchiano assolutamente
la figura del vampiro che ci terrorizzava tanto da bambini; non
bruciano più alla luce del sole, ma assurdamente “brillano come
tanti diamantini”, i crocefissi non li tengono più lontani, ma
diventano elementi ridicolizzati dalla famiglia Cullen stessa che ne
tiene uno appeso al soffitto, oppure addirittura adesso diventano
“vegetariani”!! Forse l’unico elemento che si attiene un po alla
tradizione, anche se molto blandamente e quello della lotta tra
vampiri e i licantropi!!
LC:
Sono d’accordo con Kris il successo di Twilight
e gli altri libri della serie è dovuto soprattutto alla storia
d’amore che lega Bella ,ragazza normale ,al vampiro ma anche dalla
profonda amicizia-amore che c’è con il licantropo,sentimenti in cui
è facile immedesimarsi. Anche se,come avrete capito, non sono
esperta di vampiri ho trovato assurdo che alla luce del sole
“brillino” soltanto. Nel “La
breve seconda vita di Bree Tanner

c’è
un accenno al fatto che i vampiri “normali” non sbrilluccicano
alla luce del sole, ma che quest’ultima gli è fatale, ma viene
accantonata come leggenda metropolitana mi sembra giusto,no? -_- e
poi vogliamo parlare del fatto che Bella rimane incinta? Un vampiro è
in grado di procreare?ma è morto???? 0__0
3:
Qual’è il vostro vampiro preferito della saga?
T:
Penso che “preferito” sia una parola un po’ forte se riferita a
questi quattro libri, ma se proprio devo
sceglierne
uno, scelgo Emmett, l’unico un po’ più rude degli altri, con un
senso vampiresco magari un po’ più ancestrale.
K:
Jasper e Rosalie, sono i miei preferiti. Sono
anni che non rileggo i libri quindi non so descriverli bene, però mi
sono sempre piaciuti. Rosalie per la forza e la determinazione, e poi
perchè è sempre scontrosa come me! Jasper perchè è decisamente il
più fico! Almeno combatteva per qualcosa! Ed è sempre stato quello
con l’aria più misteriosa, con un passato lungo una vita, quando si
è reso conto che non gli piaceva quello che era, ha sviluppato da
solo una conoscenza e ha cambiato la propria vita, senza aspettare
che nessuno lo salvasse.
LM:
Il più accettabile, direi James perchè è quello che incarna meglio
la figura del vampiro assetato di sangue che lotta per avere la sua
preda a tutti i costi!!
LC: Anche per me “preferito” è un
termine un po’ forte preferisco i licantropi XD comunque mi piace
Carlisle Cullen, è una personaggio saggio e forte,che non ha avuto paura a cambiare la sua vita.
4:Secondo
voi perchè questa saga ha avuto così tanto successo? mentre altri
bei libri ,come “Il seme del male” della Harris, sempre a
tema vampiresco sono pressochè sconosciuti?

T:Questa è proprio una domanda da un milione di dollari. Non so,
magari la storia d’amore del primo libro, l’unico abbastanza
passabile, può aver avuto un grande impatto sulle adolescenti, che
costituiscono la maggior parte del pubblico del romanzo.
Personalmente ho conosciuto adulti, anche quarantenni, che hanno
letto Twilight &company e ne sono rimasti affascinati, tanto da
comprare ogni nuova uscita della

scrittrice.
Il vampiro di Twilight è un vampiro moderno, che finalmente può
sopravvivere alla luce del giorno (assurdità, in quanto con questo
particolare si ammazza tutto il senso del vero vampiro, secondo
me)
e può vivere una vita come tutti gli altri (idiota, se volevi
vivere, perchemmai ti sei fatto ammazzare e vampirizzare?). Vampiri
come quello della Harris sono inadeguati a questo mondo moderno,
perché quasi
nessuno
conosce il giaurro originale, e di conseguenza, ciò che non si
capisce non ci attrae o ci fa paura. Immagino sia anche per questo
che la Meyer abbia deciso di far brillare i suoi paladini al sole:
sarebbe
difficile
non comprendere uno sbrillucchichio, no?
K:Non
ho letto la Harris, comunque oltre a quello che ho detto prima, la
saga ha avuto così successo anche perché ormai le generazioni si
stanno trasformando tutte in greggi di pecore, che seguono la massa.
Io ho letto il primo libro quando era ancora pressocchè sconosciuto!
Ma è bastato un po di passaparola e una trama commerciale per far
sparire tutte le copie da ogni libreria! E appena ha visto il
successo avuto, la scrittrice in questione ha colto la palla al balzo
e buttato giù parole su parole. Riguardo la Harris, non posso
parlare, ma avevo già intenzione di leggerla, anche se personalmente
vorrei iniziare con “Il fante di cuore e la dama di picche”
LM:
Credo che per la saga della Mayer, abbia fatto tanto scalpore il
triangolo amoroso licantropo/umana-sfigata/vampiro-vegetariano che
tormenta i cuori delle lettrici che si immedesimano appunto nella
figura di Bella! Per quanto riguarda il libro della Harris, credo che
comunque abbia avuto più successo in una fascia di lettori diversa
da quella delle adolescenti, costituita soprattutto dagli amanti del
genere di cui si occupa la scrittrice e che quindi la seguono
accanitamente (io sono una di quelle :D)!
LC:
Come detto prima sicuramente la storia d’amore è un punto forte del
libro. In seconda battuta sicuramente i libri della Meyer hanno avuto
una grossa pubblicità,anche con il film e hanno conquistato un
pubblico giovanile,sono diventati di moda, mentre altri come quello
della Harris,meno conosciuti,non sono stati assorbiti dal fattore
mediatico e sono rimasti per un pubblico di nicchia.
5:
Parlando di “Il seme del male” lo consigliereste?che cosa
ha di speciale?

T:
Lo consiglio perché è un romanzo moderno basato su un’antica
tradizione letteraria, appunto, poco apprezzata nel nostro mondo di
oggi, dove i vampiri fanno tutto quello che effettivamente dovrebbe
fare

un
vampiro, ma tutto in segreto, tutto nell’oscurità. C’è una
frase perfetta nel risvolto di copertina del libro, che spiega cos’ha
di così particolare, e invoglia i lettori a comprarlo: “…
racconta una storia di vampiri
senza
mai usare la parola vampiro, una storia di fantasmi senza un
fantasma, una storia horror in cui la vita reale si rivela
inquietante di qualsiasi mitologia.”
LM:
Lo consiglio vivamente! E’ un libro che parla di vampiri in una
maniera affascinante e quasi inquietante, che fa rivivere tutto il
phatos che si perde quando si leggono le banali storie di “vampiri”!
Gli elementi magico-gotici, che si riscontrano nel racconto, si
fondono perfettamente con i tempi presenti e la figura del vampiro
riacquista una certa credibilità proprio con il personaggio di
Rosemary Virginia Ashley, che continua a vivere grazie al ricordo
delle persone! P.S. Un altro consiglio importante..leggetelo di
giorno 😉 !
6:
Che “tipo” di vampiri sono quelli della Harris?
T:La
Harris parla di un vampiro vecchio stile, come detto poco fa, un
vampiro dai tratti “preraffaelliti”, la stessa protagonista
assomiglia all’Ophelia del famoso dipinto di Millais, e non solo
fisicamente. Un vampiro antico in un’epoca moderna, un vampiro
immortale che non può essere annientato, e che si ripresenta
inevitabilmente una vita dopo l’altra. Un vampiro quindi abbastanza
inquietante, rispetto alle “fatine” cui siamo abituati.
LM:
Sono dei Vampiri con la v maiuscola!! sono quelli che potrebbero
tranquillamente tormentare i nostri sonni; quello che non dicono può
essere letto nei loro occhi solo se si presta attenzione e quando
accade ci si pente di non essersi fermati alle apparenze! Sono figure
irrazionali che però vengono concepite come appartenenti alla
realtà!
7:
Ci troviamo davanti ad un horror, o ad un altra storia d’amore?
T:Posso
solo dire che la parte horror di questa storia è molto
evidente,
e difficile da dimenticare! Tanto che ha del tutto oscurato la storia
d’amore presente nella trama, almeno nella mia mente…
LM:
L’elemento horror è quello che caratterizza l’intero romanzo, ma
anche la storia d’amore è importante perchè è proprio essa che
permette a Rosemary di vivere e di entrare a far parte della vita di
chiunque!
8:
Avete letto altri libri con protagonisti vampiri simili a questi?
T:La
storia di Carmilla, a cui ho accennato nella prima domanda, è
proprio l’esempio calzante di vampiro vecchio stile, molto simile a
Rosemary.
9:
In che senso sono simili a Rosemary?
T:Lei
è una vampira che si ripresenta a giovani fanciulle impressionabili,
secolo dopo secolo, da una famiglia facoltosa all’altra, cambiando
solo il proprio nome, che però richiama sempre quello originale.
Anche qui, la parola “vampiro” è nominata solo verso la fine,
mai nel fulcro della storia. La vampira, qui, anziché essere eterea
e apparentemente indifesa come Rosmary, è una bruna seduttrice, che
nasconde dietro il garbo e il riserbo tipici del secolo una
personalità dominante.
10:
Perchè i vampiri classici sono scomparsi per dare spazio agli
pseudo-vampiri come quelli della casa della notte?
T:
In una società consumistica, modaiola e
impressionabile come la nostra, questi vecchi vampiri non fanno più
storia, non creano scalpore, la gente è abituata a sentire che il
vampiro è immortale, può essere ucciso solo con un paletto, è
schivo e una creatura della notte, blablabla… Nel mondo in cui
viviamo ora, il vampiro della Casa della Notte ha fatto notizia
proprio per la sua modernità, il suo poter uscire alla luce del sole
con una semplice maschera, il fatto di avere una comunità vampira
mischiata a quella umana,
entrambe
in convivenza pacifica. I giovani oggi sono attratti dalla novità,
non dal vecchio. E un vampiro che usa Skype, bè, credo sia
irresistibile un po’ per tutti.

LM:Penso
che la causa della loro scomparsa sia un po legata al fatto che non
si scrive più per pura ispirazione, ma le idee vengono contaminate
da ciò che va di moda soprattutto tra i ragazzi. La saga della Casa
della Notte ha dei lati interessanti e in un certo senso non del
tutto negativi, infatti a mio parere libri del genere fanno tanto
successo perchè ciò che prima era mitologia passata di moda si
rispecchia nella società odierna e può stimolare in un certo senso
l’immaginazione che viene distrutta dalla TV. Libri del genere
possono essere anche un incentivo per i ragazzi a tornare a leggere
cosa che ormai accade raramente per la maggior parte di loro..

11:
Domanda difficile 🙂 che cosa vi è piaciuto della serie di P.C. &
Kristin Cast?
T:Be’,
inizialmente sembrava una sorta di Harry Potter al femminile
ambientato nel mondo dei vampiri.
Un
nemico da combattere, un college di addestramento, pochi adolescenti
soli contro un potere più grande, ecc ecc. Ovviamente, da sfegatata
fan della Rowling e di Harry Potter quale sono, non oserei mai
paragonare una simile storia a quella; dico solo che mi ha attratto
perché l’idea di base sembrava la stessa. Ora, le parti che mi
piacciono sono ben poche, paragonate all’immensa mole di pagine
costituita da questa saga. Diciamo che preferisco gli estratti in cui
Nonna Redbyrd condivide la sua saggezza cherokee con la
protagonista,
Zoey. E mi piace molto il personaggio di Lenobia, la Signora dei
Cavalli, che compare molto spesso quando il gioco comincia a farsi
duro.
LM: Indubbiamente mi ha attirato molto
l’idea di questa ragazza che viene scelta tra tanti a diventare una
vampira e che quindi è costretta ad abbandonare la sua vita normale
per trasferirsi appunto nella casa della notte. Inoltre anche il
fatto di non essere sicuri al 100% di diventare vampiri adulti dopo
essere stati marchiati!
12:
Che impatto c’è stato tra voi e il numero di libri che compongono la
saga? pensi che siano necessari?
T:Bah,
tutti quei libri sono assolutamente non necessari. In 8 libri ci
troviamo ancora a qualche mese
dopo
l’inizio della storia! Personalmente, omettendo tutte le volgarità
e i commenti insignificanti (leggi: film
mentali
fatti dalla protagonista), credo che il numero dei volumi sarebbe
potuto scendere a un livello più
normale
per una serie
LM:
E’ impressionante e assolutamente non necessario tutto questo numero
di libri! Infatti a parer mio molti potevano essere tranquillamente
accorpati e anzi avrebbero reso più interessante il volume unico di
per se, proprio perchè vi sono poche cose all’interno di ogni
singolo libro che colpiscono veramente e che rendono noiose le
restanti parti..
13:
Quindi una saga da amare o da odiare?
T:
Domanda difficile! È una saga da odiare anche solo per tutto il
dispendioso giro di denaro di cui noi poveri lettori siamo
protagonisti, per poter leggere un altro capitolo della storia, e
arrivare così finalmente
ad
una conclusione. Dall’altro lato, le autrici scrivono abbastanza in
fretta, così da non tenerci col fiato sospeso troppo a lungo. La
storia è molto intrigante, ma ecco, poteva essere sfruttata in un
modo migliore.
LM: Sia odiare sia amare sono sentimenti troppo
eccessivi per questa serie..posso dire che se si ha voglia di
distrarre un po la mente da cose troppo profonde, ma che comunque non
siano banalissimissime questa è la saga adatta! Una cosa di cui però
sono assolutamente contraria è l’eccessiva volgarità usata dai
protagonisti per parlare!
LC: Come detto in precedenza ho letto
solo il primo libro e non mi è piaciuto, lo stile di scrittura non è
dei migliori, è pieno di volgarità che potevano benissimo essere
risparmiate senza danneggiare,anzi ;), in alcun modo la storia, che
dal canto suo non era malissimo. Non ce l’ho fatta proprio a
continuare!
14:
Un’altra scrittrice famosa per i suoi libri suoi vampiri è Lisa J.
Smith,che ne pensate?
K:
Che è solo la brutta copia di Stephanie Meyer.
Visto il successo avuto da quest’ultima, hanno tutti cercato di
sfruttare la corrente per cercare di farsi un nome e guadagnare! Ho
già rimosso perfino la trama della saga quindi non posso essere
dettagliata. Ma i protagonisti maschili sono sempre gli stessi
maschioni misteriosi, la protagonista cambia perchè è un po più
sgallettata e in più si vede che la Smith ha provato disperatamente
a dare un’aria di “paura” stile libri horror. 
LC:
Non ho letto Il diario del vampiro, ma in quelli delle streghe invece
riesce a scrivere una bella storia,con streghe classiche,che si rifanno ai riti della natura, una lettura piacevole,
15:
Parlando della saga “The Parasol Protectorate books”
possiamo definirla una parodia?
LC:
Di questa saga per ora ho letto solo il primo libro (il secondo è in
uscita) e l’ho adorato. Si si può definire una parodia perché tutti
i personaggi sono molto ironici,sia con se stessi che con il mondo
che li circonda. I vampiri di questa serie ritornano un po’ al
classico escono solo di notte,non possono mangiare ne bere e possono
essere uccisi dal classico paletto o in alternativa da un parasole 🙂
16:
Quali sono i pregi di questo romanzo? è da consigliare?
LC:
Assolutamente consigliato a chi vuole una storia divertente con
personaggi soprannaturali,con storie ben pensate e per niente
banali,diverse e originali 🙂
17:
Per concludere parliamo di una’altra serie di romanzi: quella con
protagonista Anita Blake. Sembra che in questi romanzi ci sia un
ritorno all’antica oscurità che da sempre caratterizza il mondo
vampiri,in contrasto con la ridicola luce che caratterizza quelli di
oggi,che ne pensate?

K:Lo
confesso, adoro quella saga e mi piace un sacco Anita stessa! Della
Hamilton ho letto anche l’altra saga su Merry Gentry, e devo dire che
mi piace la fantasia di questa scrittrice, anche se è un po sadica e
perversa. Si concentra troppo sul sesso, ma per quello che riguarda i
vampiri, almeno come abitudini, usi e leggende ci sta tutta! E poi
l’eroina è una pura boccata d’aria di femminismo! Azione, intrighi,
misteri, c’è tutto! Mi piace!

18:
Quindi Vampiri SI o vampiri NO?
T:Assolutamente
vampiri NO! Non sono il mio genere, tutta quell’oscurità, e quella
segretezza, e quei brillii… andiamo, li hanno rubati alle fate! Le
fate sì che sono esseri interessanti anche in letteratura, ma i
vampiri
e le loro storie? Trite e ritrite. Maledetto sia Twilight e tutte le
saghe-copia che ha generato e che continuano a spuntare fuori come
funghi. Smetteranno mai, un giorno?
LM:
Preferisco di gran lunga altri generi, comunque se un ipotetico libro
sui vampiri dovesse avere una trama interessante e lo scrittore sia
capace di catturare i suoi lettori non mi tirerò certo indietro dal
leggerlo ;), quindi vampiri?!??…Bho!!!
LC: Vampiri ni, non sono
prevenuta nei loro confronti, infatti sto iniziando a leggere il
primo libro di Black
Friars, però come in tutti i libri che leggo esigo una storia
originale e ben scritta. Se ci si accorge che non c’è più niente
da scrivere sui vampiri,si ci può fermare, tirare un sospiro di
sollievo e scrivere di altro…



Spero vi siate divertiti al leggerla,come noi ci siamo divertite a scriverla 🙂
Fateci sapere che ne pensate dell’intervista e dei vampiri in generale,lasciando un commento qui sotto.

2 pensieri su “Intervista con il vampiro”

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