QualityLand: recensione

Qualityland. Per pessimistiQualityLand è il nuovo libro di Marc-Uwe Kling. Questa è la mia recensione.

Cose da sapere su questo libro:

  • esistono due versioni: QualityLand per ottimistiQualityLand per pessimisti (io ho preso questa), le differenze tra le due non riguardano la storia ma alcune pubblicità, notizie e commenti all’interno del libro, inoltre veicolano due messaggi differenti: in uno la tecnologia è vista in modo positivo, nell’altro il contrario.
  • da questo romanzo verrà tratta una serie TV da HBO (non vedo l’ora).

La trama:

QualityLand è un paese dove domina la qualità, e la tecnologia risolve ogni problema. Le persone,  classificate in livelli dal sistema, non devono preoccuparsi di nulla ne di cercare l’anima gemella ne di cosa comprare, perché c’è un programma informatico che pensa a tutto , che non sbaglia mai. Sembra tutto perfetto, fino a quando Peter, riceve un prodotto che è sicuro di non volere e tenta di tutto per fare un reso. Ma se Peter ha ragione, allora l’algoritmo che ha fatto in modo che gli fosse recapitato ha torto e così vengono meno le fondamenta stesse di QualityLand.

Qualityland. Per ottimisti Marc-Uwe KlingLa recensione:

QualityLand è un libro spassoso e geniale con una storia distopica  che spaventa, e fa molto riflettere, per quanto è vicina alla nostra attuale realtà. App che scelgono per te un compagno adatto, algoritmi che fanno vedere solo quello che ti piace, portandoti a pensare che solo quella sia la realtà, “consigli” per gli acquisti pilotati,  prodotti che vengono buttati e ricomprati appena hanno un malfunzionamento invece di essere riparati, analfabeti funzionali, razzisti che rispondono a commenti sul web. Agghiacciante, vero?

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Il libro è scritto molto bene ed è molto piacevole, coinvolgente, scorrevole e, soprattutto, originale.

Con molte altre sottotrame che si legano a quella principale: elezioni politiche, differenze tra robot e umani, rivolte contro il sistema non convenzionali, famiglie 3.0, e riferimenti a film, serie tv, libri e altri elementi iconici della nostra realtà.

Il protagonista è uno sfigato, il classico uomo medio, con cui è semplice empatizzare, a cui capitano un sacco di avventure tragi-comiche. Aspettate di scoprire il prodotto che vuole restituire e poi ne riparliamo.

I personaggi secondari sono assurdi e spassosi.

Anche il finale è ideato con cura e conclude degnamente e in modo inaspettato  il libro.

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Se vi piacciono Guida galattica, 1984, i libri di Vonnegut, gli episodi di Black Mirror e le leggi della robotica di Asimov, questo libro fa per voi.

Lo avete letto? Vi incuriosisce? Versione per ottimisti o per pessimisti?

 

 

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Il morso della vipera di Alice Basso: recensione

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Il morso della vipera è il primo libro della nuova serie scritta da Alice Basso. Mi è piaciuto molto e questa è la mia recensione.

Una nuova protagonista:

è stata dura dire addio a Vani, ma tutte le cose belle finiscono, e va dato atto alla Basso di non aver trascinato la storia solo per far piacere ai lettori.

In: Il morso della vipera facciamo la conoscenza di Anita: una ragazza combattiva, tenace, acuta e sognatrice che si ritrova, non vi dico perché, a fare da dattilografa per Sebastiano Satta Ascona che pubblica la rivista Saturnalia: in cui vengono tradotti racconti gialli americani, e proprio lei che non ne ha mai letto uno, si troverà a dover risolvere un omicidio.

Anita è una protagonista affascinante, anche se sono entrata più in empatia con Vani per via del suo carattere più simile al mio, l’ho trovata molto simpatica e intelligente, è un stereotipo vivente che si comporta da anti-stereotipo e che usa gli stereotipi a suo vantaggio. Geniale.

L’ambientazione:

La storia è ambientata nella Torino degli anni ’30, durante il fascismo.

Il contesto storico è ben studiato e risulta evidente che la scrittrice si sia documentata molto per scrivere la storia.

Interessante tutta la questione riguardante i gialli americani, mi ha messo voglia di reperire alcuni dei titoli citati, e quella dei gialli italiani,  non ne sapevo nulla della censura messa in atto da Mussolini verso questi tipi di libri.

L’omicidio:

Il caso da risolvere è semplice,  ma nonostante questo riesce a dare qualche sorpresa inaspettata. I due protagonisti si chiedono come si possa rendere giustizia ad una ragazza morta e come fare per accusare un eroe di guerra, che sta diventando un simbolo del fascismo, di essere un assassino. Tutto questo fingendo di essere “dei bravi fascisti” e senza  farsi arrestare.

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La storia d’amore:

Nel libro c’è una parte romance, è un accenno, una scintilla iniziale, che però per ora non mi ha fatto battere il cuore,  i due li vedo meglio come amici, vedremo come si svilupperà nei seguiti. Comunque, il commissario Berganza non si batte.

I personaggi secondari:

Ad accompagnare Anita ci sono una serie di personaggi che, anche se non hanno un ruolo da protagonista, arricchiscono la storia e portano tante risate. C’è La Mamma, sempre pronta a proteggere “la purezza della figlia”,  Corrado il fidanzato assolutamente fascista che vuole sei figli, Clara l’amica bruttina ma intelligente (di nuovo la Basso gioca con gli stereotipi), La Professoressa cinica che fuma come una ciminiera e da lezioni di vita (e non solo) alle due ragazze.

In conclusione, Il morso della vipera risulta scorrevole e coinvolgente, intelligente, affascinante e divertente.  Ha dei personaggi pazzeschi, una splendida ambientazione e tante cose da dire.

Un ottimo nuovo inizio, di cui aspetto con trepidazione il seguito.

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Concordate? Vi piacciono i titoli della Basso? Cosa state leggendo?

 

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Se ancora non avete iniziato la serie di Vani il primo libro: L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome è in offerta a 1.99.

 

L' imprevedibile piano della scrittrice senza nomeScrivere è un mestiere pericolosoNon ditelo allo scrittore

 

 

 

 

 

 

La scrittrice del misteroUn caso speciale per la ghostwriter

Stand by me di Bianca Marconero, recensione

stand by me di Bianca MarconeroStand by me è il nuovo libro di Bianca Marconero. Uno sport romance ambientato al liceo. Questa è la mia recensione.

Piccola precisione: il romanzo non è collegato a nessun’altra storia, quindi potete leggerlo anche se è il vostro primo libro di Bianca Marconero.

I protagonisti della storia sono: Gregorio, un campione del Basket, con tanti soldi, tanti amici e un numero ancora maggiore di ragazze Arianna, “la figlia del custode”, molto intelligente (ma non popolare) e con il sogno di studiare in un college degli USA.

Lui, non si sa “ancora” perché, sembra odiarla e si comporta da bullo ogni volta che lei è nei paraggi.

Il destino, che in questo caso è un padre stufo del comportamento del figlio, li unirà e, tra computer rotti, partite di basket, tuffi in piscina finiti male, corse in biciclette, rabbia, paura, sogni che si avverano, lezioni di trucco e pancake, li cambierà.

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La storia, è piuttosto semplice, ma molto scorrevole e coinvolgente, da leggere tutto d’un fiato.

C’è molta ironia nei dialoghi, che mi fanno sempre divertire, tante scene di “normalità adolescenziale“, villa con piscina a parte, sia positive che negative in cui è abbastanza semplice riconoscersi, anche se quell’età è passata da molto e il perenne amore/odio, che caratterizza questo genere di romanzi.

Gregorio è un vero balordo, eppure mai come Alex :P, ma ha un passato molto tormentato che è interessante da scoprire, e che anche se non lo giustifica ce lo fa comprendere un po’ di più.

Alcune delle scelte che la scrittrice gli fa fare, soprattutto nel basket, le ho trovate un po’ senza senso, anche tenendo conto della personalità del protagonista. In generale non sono riuscita a entrare troppo in empatia con lui, cosa che di solito nei romanzi di Bianca Marconero non capita mai.

Comunque, il rapporto tra Arianna e il papà,  che ha la sindrome di Asperger, è molto dolce.

Una delle cose positive di: Stand by me sono i personaggi secondari, che riescono a far affezionare subito il lettore. Uno spinoff su Carolina e Michele ci starebbe bene. Che ne dite?

Anche il finale, nella sua semplicità è carino e con quegli elementi da commedia degli equivoci strappa più di un sorriso.

Per me, non il miglior titolo di questa scrittrice, ma comunque una lettura piacevole.

Stand by me, come molti degli altri libri di Bianca Marconero, è gratis con Kindle Unlimited  

 

 

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Artemis Fowl: la recensione del film

p artemis fowl film01Il film di Artemis Fowl è disponibile su Disney + dal 12 giugno. Lo aspettavo da tanto, ma sono rimasta profondamente delusa.

Ecco la mia recensione.

Iniziamo col dire che il film è completamente diverso dal libro di Artemis Fowl.

La storia dovrebbe corrispondere a quella del primo volume della saga con un po’ del secondo, ma ci sono richiami a un personaggio (Opal) che appare ancora dopo, e il tutto è farcito da tanti elementi completamente inventati.

Ma non è questo il problema più grave, posso accettare un po’ di eventi diversi (per esempio i film di: Lo Hobbit mi erano piaciuti nonostante tutti i cambiamenti) ma in questo film vengono stravolte completamente le essenze di ogni singolo personaggio e aleggia su tutto un velo di buonismo, fatto anche male.

Da qui in poi ci sono SPOILER.

Vi spiego meglio: nel romanzo c’è un personaggio maschile (Tubero) che non crede che la protagonista (Spinella Tappo) possa far parte della polizia elfica proprio per il suo sesso, lei si batte e riesce a portare a termine il suo compito e alla fine lui la rispetta di più e diventano amici.  Un buon messaggio, no? Anche se c’è un personaggio maschilista, si arriva a far capire che quel modo di pensare non è giusto. Bene, nel film hanno messo la testa sotto la terra (stile nano :p) e hanno cambiato il personaggio maschile in uno femminile, hanno levato gran parte della tensione e la protagonista ora non agisce più per dimostrare di essere forte e intelligente, ma solo perché tutti pensano che il padre sia un criminale. Ottimo lavoro.

Anche la sorella/cugina (mi dite il senso di fargli cambiare parentela?) di Leale, che nella storia originale è una ragazza che vuole diventare una guardia del corpo e farsi strada in un ambiente dominato da uomini, in questa versione viene ridotta al nulla, potevano benissimo non mettercela. Tanti messaggi di girl power eliminati.

fr artemis fowl film
Questa espressione fa capire tutto!

Anche Artemis è completamente stravolto, il bello del suo personaggio è che è unico, è un criminale, super intelligente che agisce perché vuole diventare più ricco,  almeno all’inizio.

Nella trasposizione è il classico bambino, che come in ogni film per ragazzi, viene travolto dagli eventi, senza avere consapevolezza di niente. Che delusione. Non vi parlo neanche di come hanno ridotto il rapporto tra lui e Leale, perché altrimenti non finisco più.

Ma non posso non  affrontare il problema delle “scelte alla Yates” (il regista degli ultimi Harry Potter). Mettere scene totalmente inventate e inutili, come il protagonista che fa surf (certo, serve per far immedesimare i bambini -_-), e levare archi narrativi importanti come quello della madre, che è profondamente significativo per il cambiamento che porterà nel protagonista e che lo farà diventare “più buono”.

Anche l’amicizia che sembra nascere così dal nulla tra i vari protagonisti, solo per via del fatto che i genitori si conoscono, è ridicola, ok, avere poco tempo per raccontare tutto, però queste erano cose importanti: collaborare per raggiungere un fine comune, ammettere che l’altro è stato bravo, rispettarlo.

Di positivo c’è che visivamente è bello, soprattutto il mondo di sotto, e il personaggio di Bombarda porta un po’ di umorismo e divertimento nella storia, anche qui però hanno sbranato le motivazioni che lo spingono ad agire sostituendole con motivazioni più banali . In ogni attimo del film si vede che è fatto per essere un prodotto Disney. Comunque, la scena in cui apre la mascella è la più bella di tutte.

Che dire di Martina Franca? E di come, ancora una volta, gli italiani sono stereotipati al massimo -__-

Quando alla fine Artemis dice nel finale di essere un Genio del Crimine, fa ridere, chi non ha pensato: Ok se lo dici tu! Noi non l’abbiamo visto…

In conclusione Artemis Fowl è un film adatto solo per un pubblico molto molto giovane che non ha letto i libri, a tutti gli altri probabilmente annoierà.

Leggete i romanzi, che è meglio 😉 e fatemi sapere il vostro parere con un commento.

Artemis Fowl libro
Artemis Fowl 2 libro

Recensione: Falce di Neal Shusterman

Falce è il primo libro di una nuova trilogia distopica scritta da Neal Shusterman.
Il romanzo mi è piaciuto molto e questa è la mia recensione.

cover libro Falce di Neal Shusterman

La trama di: Falce

Falce è ambientato in un mondo dove non esistono più la fame e le malattie, dove non ci sono più guerre ne povertà. Un mondo senza morte. A occuparsi di tutte le necessità della razza umana è il Thunderhead, un’onnisciente intelligenza artificiale. Sembrerebbe tutto perfetto ma la morte non è del tutto sparita, con una popolazione sempre più in crescita  e risorse che per quanto avanguardiste non sono illimitate, ogni anno un certo numero di persone deve essere “spigolato”, in parole povere: ucciso.

Il compito viene affidato a le Falci, le uniche a  poter decidere chi deve morire e come.

Quando la Compagnia delle falci decide di aver bisogno di nuovi membri, vengono reclutati come apprendisti due adolescenti: Citra e Rowan: Schietti, coraggiosi, onesti, i due ragazzi non ne vogliono sapere di diventare degli assassini. E questo fa di loro delle falci potenzialmente perfette.

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Recensione:

Il libro è molto appassionante e  magnetico.

Il tema che affronta non è banale e porta chi legge a riflettere sugli aspetti di questo mondo immaginario in contrapposizione con il nostro, soprattutto quando il lettore farà conoscenza con delle Falci che non agiscono in modo molto etico.

Molti si sono lamentati che il background del libro non sia sviluppato, cioè che non viene spiegato come si arriva ad avere tutta questa tecnologia in grado di evitare persino la morte, e che la cosa non è credibile, per me non è quello il punto su cui bisogna concentrarsi perché non è quella la parte importante della storia, quello è solo un punto di partenza per  analizzare come agiscono le persone davanti alla morte o alla sua assenza.

Leggere le riflessioni nei diari delle Falci e delle singole spigolature è stato interessante, è stato un punto di forza averci fatto assistere in modo dettagliato a questi eventi così significativi per la storia.

Una cosa che non ho apprezzato è stata la parte romance, molto stile primo Hunger Games ma senza triangolo, almeno quello, perchè non ha gran senso e non viene approfondita.

In generale i due protagonisti non hanno una caratterizzazione eccezionale,  e non sono il tipo di personaggi con cui entri subito in empatia o in cui è facile immedesimarsi. Molto meglio quelli secondari.

Spero di leggere qualcosa di più anche sul Thunderhead, visto cosa succede verso la fine della storia.

In Falce ci sono molti colpi di scena interessanti, soprattutto quelli riguardanti Rowan, e anche il finale è stato ben costruito per non risultare scontato. Leggerò sicuramente il seguito.

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P.S. Il romanzo contiene anche il primo capitolo del secondo volumeThunderhead

 

Che ne pensate? Lo avete apprezzato? Vi piacerebbe una versione cinematografica?

 

Ballata dell’usignolo e del serpente recensione

Hunger Games: Ballata dell'usignolo e del serpente recensione libro

 

Ballata dell’usignolo e del serpente è il nuovo libro della saga di  Hunger Games, scritta da Suzanne Collins, ed è basato sul personaggio del Presidente Coriolanus Snow. Ecco la recensione di questo prequel.

 

Trama:

La storia  in: Ballata dell’usignolo e del serpente è ambientata 64 anni prima degli eventi della trilogia originale durante la decima edizione degli Hunger Games.

Il futuro Presidente Snow è un diciottenne, orfano dei genitori per via della guerra, che vive con la cugina e la nonna a Capitol City.  I tre non godono più di tutto il lusso che avevano prima della rivolta dei Distretti e fanno fatica ad andare avanti.

La sua occasione per andare all’università e riportare al vecchio splendore il nome della famiglia è quella di fare da mentore negli Hunger Games. Gli capiterà un tributo femmina: Lucy Gray,  la quale non sembra avere alcuna possibilità di vincere. Ma entrambi  hanno dei talenti nascosti.

 

 

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Recensione:

Sono stata molto felice della scelta della Collins di usare Snow come protagonista e di non propinarci una banalità tipo una storia sui figli di Katniss o i giochi dal punto di vista di Peeta, le scelte non ordinarie, fatte dalla scrittrice, sono uno dei punti forti del libro.

Ballata dell’usignolo e del serpente, ce lo potevano mettere un “La” davanti al titolo, è diverso dagli altri romanzi di HG, usa una narrazione in terza persona e i giochi sono solo una minima parte della storia, ma la sua essenza è puro Hunger Games, leggendo ritroviamo molti degli elementi che hanno caratterizzato la trilogia: la violenza, il dover fare delle scelte non etiche per sopravvivere, la guerra, l’oppressione, il non sapere mai cosa succederà.

In più, risponde a molte domande interessanti su elementi iconici della saga: chi ha inventato i giochi, come si sono evoluti, come sono nati gli ibridi e la storia delle ghiandaie imitatrici.

Questi Hunger Games sono più semplici di quelli a cui siamo abituati, ricordano molto gli spettacoli dei gladiatori al Colosseo, ma non meno spietati.

Snow è un protagonista ben caratterizzato, è un personaggio che agisce nella zona grigia, ambiguo, che cambia nel tempo, ma nonostante mentre si legge si sia a conoscenza di cosa farà in futuro, si riesce comunque ad entrarci in empatia e si arriverà quasi a sperare in un finale diverso.

Mentre a tanti lettori Lucy è molto piaciuta, io l’ho trovata un po’ insulsa, senza niente di speciale, forse perchè non usando la narrazione in prima persona non riusciamo a vedere chiaramente la storia dal suo punto di vista.

Dovete sapere che la ragazza sa cantare e che nel libro ci saranno diverse canzoni e  ballate, a mio gusto la scrittrice avrebbe dovuto dare una sforbiciata a questa parte perché rallenta la storia, sicuramente nel film, già annunciato dalla Lionsgate, sarà più coinvolgente, ma a leggerla così è abbastanza noiosa. Però, scopriremo qualcosa di interessante su una “famosa canzone” che abbiamo già sentito.

Gli altri personaggi sono funzionali, ma non molto caratterizzati, tra tutti ho trovato che la più interessante sia la dottoressa Gaul.

La storia mantiene un buon ritmo e tiene quasi sempre all’erta il lettore, il fatto di conoscere gli eventi futuri, non rovina la storia ma crea tensione, durante la lettura si pensa: “Sapendo quello che sappiamo Lucy  potrà vincerà gli Hunger Games? Snow  compirà tale scelta?” etc… Gli eventi non si sviluppano mai in modo banale, e ci sono diversi colpi di scena interessanti.

Il finale mi è piaciuto, è inaspettato, brutale e che ti lascia li a rimuginarci sopra.

Per me Ballata dell’usignolo e del serpente, funziona.

 

 

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Secondo voi? Cosa vi è piaciuto e cosa no?

P.S. è disponibile anche l’Audiolibro letto da Diego Baldoin.

 

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Ecco i link per leggere le mie altre recensioni sulla saga:

Il canto della rivolta – libro

 

Hunger Games il film

 

La ragazza di fuoco

 

Il canto della rivolta – parte 1 

Recensione: Le Black Holes di Borja Gonzalez

 Le Black Holes libro
Oggi vi scrivo la recensione del graphic novel:  Le Black Holes di Borja Gonzalez, che ho potuto legger grazie a Oscar Mondadori Vault.

Non entrerò troppo nello specifico della trama di Le Black Holes per non fare spoiler. La storia è ambientata in due archi temporali diversi, tra l’uno e l’altro ci sono 160 anni di differenza. Nel 1856 c’è Teresa, una ragazza che ama l’horror: vampiri, scheletri e cripte, la cui  famiglia la vorrebbe più simile alle sue coetanee. Nel 2016 ci sono Gloria, Cristina e Laura tre ragazze che desiderano avere una band anche se non hanno un gran talento musicale e i  testi delle canzoni che hanno scritto sono molto strani. Le loro storie si uniranno in modo inaspettato.
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Questo graphic novel, sia a livello di pagine sia di storia, è più simile ad un racconto che ad un libro, ve lo dico per non farvici rimanere male una volta finito, mi aspettavo una narrazione più articolata invece  arrivata alla ultime pagine ho pensato: “Ok, ma è tutto qui???”.

Le Black Hole è sia una storia semplice che complessa, semplice perché breve, con pochi eventi e non molto incisiva, complessa perchè si passa all’improvviso da un tempo all’altro e questo confonde un po’ il lettore un po’,  nonostante ci siano pattern di colori e di stile che dovrebbero aiutare a capire in quale dei due periodi si è. Inoltre, la trama non risulta lineare ne semplice da metabolizzare, arrivati alla conclusione degli eventi tutto diventa più chiaro ma mentre si legge “si perde tempo” a cercare di comprendere il tutto e si fa fatica a concentrarsi sul resto.

Il libro ha un paio di tematiche interessanti come il bisogno di essere se stessi, di essere accettati dagli altri e il “colpo di scena” finale.

Il  punto forte di: Le Black Hole sono i disegni che hanno uno stile originale e delle colorazioni bellissime, e a differenza del testo riescono a far emozionare. Alcune delle tavole sarebbero perfette per farci un poster.
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Borja González - ilustración - Home | Facebook

 

Alla fine questo graphic novel non mi ha convinto molto, ma se volete farvi un’idea potete leggerne un estratto gratis qui.

Fatemi sapere cosa ne pensate con un commento!

 

Solo. Star Wars recensione del libro di Mur Lafferty

libro Solo. Star Wars Da qualche giorno è uscito un nuovo libro della saga di Star Wars, su uno degli eroi più amati della storia: Solo. Questa è la mia recensione del romanzo scritto da Mur Lafferty.

Avete visto il film Solo: A Star Wars Story?
La narrazione che avviene nel  libro è una versione ampliata di quella della pellicola.

In Solo. Star Wars andremo a scoprire chi era  Han prima di incontrare Leila e Luke.

Partendo dalla sua infanzia sul pianeta di Corellia percorreremo insieme a lui alcuni degli eventi iconici della sua vita, di cui siamo a conoscenza grazie agli  altri film di SW.

Piloteremo le navi della flotta imperiale,  incontreremo Chewbe e poi  Lando, giocheremo a Sabacc, ci innamoreremo del Millennium Falcon, ruberemo del pericolosissimo coassio, percorreremo la rotta di Kessel in 12 parsec, affronteremo tradimenti e battaglie, restituiremo la libertà a pianeti e droidi,  e  scopriremo se Han è veramente un tipo che “spara per primo“.

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Il libro è scorrevole e divertente. Solo è un personaggio con cui il lettore entra subito in empatia, ha un’infanzia difficile, la sua principale occupazione è quella di sopravvivere e cercare di ottenere crediti per poter essere libero, finisce in un gaio dopo l’altro ma ne esce usando l’intelligenza e l’astuzia, è ironico e leale e innamorato. Si, perché molte delle sue avventure in questo romanzo nascono  per trovare e salvare Qi’ra, una sua vecchia “amica” dei suoi tempi su Corellia. Lei, al contrario di lui, non risulta simpatica e fino alla fine non si sa da che parte sta, nonostante questo è un personaggio interessante che sarebbe bello approfondire.

Anche Lando, con le sue stranezze e il suo modo  di fare un po’ subdolo riesce ad attirare l’attenzione del lettore. La sua storia con L3-37  è molto carina e tenera, il droide avrà  un ruolo comico ma ci farà fare anche delle importanti riflessioni.  Tutto tra un colpo e l’altro di blasterSe loro due vi sono piaciuti potete leggere anche Star Wars. Last shot, che la approfondisce. Questo libro apre la porta per molti altri spinoff.

Solo. Star Wars è  una storia adatta soprattutto per i fan nostalgici della saga, che sono sempre pronti a scoprire nuovi particolari (tra cui: sapete perché si chiama Solo?),  ma potrebbe anche essere un primo semplice approccio a questo immenso universo.

Stimolante anche il finale, che chiude le trame principali, ma introduce un’altra “famosa conoscenza” di chi ha visto i film.

Un seguito non mi dispiacerebbe per niente.
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Che ne pensate? Avete letto altri libri di questo franchise?

Heartstopper di Alice Oseman – Recensione

Heartstopper 1: è il primo volume (per ora di 4) di una serie di graphic novel scritte e disegnate da Alice Oseman, in uscita in Italia il 12 maggio grazie a Mondadori.
Heartstopper vol 1 in italiano
Ho potuto leggere la storia in anteprima, ma prima di scrivervi la recensione ecco alcune precisazioni.

L’autrice aveva già pubblicato un libro dal titolo: Senza nuvole, in cui compaiono come personaggi secondari i protagonisti di Heartstopper: Charlie  e Nick. Quindi questo può essere considerato un prequel della loro storia.

Ovviamente possono essere letti entrambi indipendentemente.

Heartstopper è stato una lettura dolcissima e molto piacevole. Così appassionante che le pagine si divorano. Leggendolo vi ritroverete con gli occhi a cuoricino e vi farete molte risate.

Iniziamo con  la trama:

Charlie e Nick frequentano la stessa scuola ma non si sono mai incontrati… fino al giorno in cui si trovano seduti l’uno accanto all’altro. Diventano subito amici e poi, pian piano, si innamorano.

La storia raccontata in questo volume è molto semplice, ma lo stile dell’autrice, i disegni e la grande naturalezza con cui viene raccontata la rendono tanto coinvolgente e per nulla banale.

Girando le pagine, viviamo situazioni in cui è facile immedesimarsi, perché tutti le abbiamo vissute: le prime fasi di un amicizia, le prime volte in cui si inizia a pensare diversamente ad una persona, i dubbi che si sciolgono, e questo ci da un messaggio importante su cui riflettere.

All’autrice stanno molto a cuore le tematiche LGBT e più in generale la scoperta e la comprensione di se stessi. Tratta molto bene anche se, in modo secondario, temi come il  bullismo e l’amore violento.

I disegni sono semplici,

pochi tratti, e così anche i dialoghi, le tavole sono molto luminose e  tutto questo contribuisce a rendere la storia estremamente comunicativa e a dare un senso di felicità e dolcezza.  A volte basta il disegno di un cuoricino in un  balloon per esprimere tutto.

Heartstopper 1 su amazon
Interessante anche la comparsata di Tori, la protagonista di  Senza nuvole anche se rimane sullo sfondo sembra che abbia molto da dire, credo che finiti tutti i volumi rileggerò il libro su di lei.

Un po’ prima della conclusione succede un evento, non entro troppo nei dettagli, che  in altri libri o serie tv, si sarebbe risolto con il protagonista che dopo un dispiacere torna dall’ex, mentre in Heartstopper l’autrice ha fatto una scelta molto matura, e più realistica, su come  risolvere la questione. Questo mi ha fatto  considerevolmente piacere ed è  indicativo su com’è questo libro.

Il finale è estremamente aperto, e mette voglia di continuare a leggere, come avrei voluto avere già i seguiti!

Dopo le ultime pagine ci sono degli extra simpatici,

ho apprezzato soprattutto le pagine del diario, tra cui cui delle schede con i disegni dei personaggi e alcune loro caratteristiche, qui c’è una cosa che non mi è piaciuta perché è stato svelato l’orientamento sessuale di uno dei ragazzi, invece sarebbe stato più bello scoprirlo leggendo i libri seguenti. Carinissimo, invece, lo smistamento nelle case di Hogwarts lol

Consigliatissima! La leggerete? Che dite vista la facilità dei dialoghi provo a continuarla in inglese?

Heartstopper Volume One (English Edition) di [Alice Oseman]
Heartstopper Volume Two (English Edition) di [Alice Oseman]

Heartstopper Volume 4 inglese

Loki, Il giovane dio dell’inganno: recensione

Loki, Il giovane dio dell'inganno

Ho finito di leggere il libro: Loki, Il giovane dio dell’inganno di Mackenzi Lee ed ecco la mia recensione.

La trama:

Loki, Il giovane dio dell’inganno, è un libro basato sul personaggio Marvel omonimo, ambientato prima di tutte le avventure degli Avengers.  Loki è  un giovane stregone impegnato per dimostrarsi eroico e meritevole del trono di Asgard. Ma tutti intorno a lui lo ritengono inadeguato e sono spaventati dal suo potere, tranne Amora, l’apprendista maga, che lo sente come uno spirito affine e riesce a vedere la sua parte migliore. È l’unica che apprezzi la magia e la conoscenza. Le cose si mettono male quando i due causano la distruzione di un potentissimo oggetto magico che fa vedere il futuro, lei viene esiliata e privata dei poteri, lui viene mandato sulla Terra, nella Londra del diciannovesimo secolo, a risolvere alcuni omicidi molto strani e finirà per scoprire la fonte del proprio potere e quale sarà il suo destino.

 

 Loki. Il giovane dio dell'inganno su amzon

La recensione:

Il libro, fin da subito, è molto scorrevole e divertente, con molti dialoghi e ironia.

Loki è un protagonista affascinante, in cui è facile riconoscersi, perché nonostante l’ambientazione magica, si ritrova a fare i conti con molte situazioni da adolescente medio, come il sentirsi sempre inadeguato, il non voler deludere i propri genitori, il combinare casini e, in generale: avere un sacco di problemi familiari.

Anche la sua crescita e il suo arrivare a capire chi è veramente è una cosa in cui ci si può, facilmente, immedesimare.

Quindi il romanzo risulta estremamente adatto per un pubblico young adult.

Gli altri personaggi, tra cui Thor, non vengono molto caratterizzati, abbiamo una visione superficiale del grande Eroe biondo, un po’ tonto, e di Odino.

Anche Theo, un giovane abitante della Terra, con un ruolo importante nella storia, nonostante un backgraund interessante, che tocca argomenti molto attuali (si parla con grande naturalezza di tematiche LGTBQ+), non riesce a brillare.

Troverete una leggera parte romance, ma sempre finalizzata alla crescita del protagonista.

Insomma il libro è incentrato su Loki.

Lo svolgersi delle indagini nella piovosa Londra, è appassionante e ha un risvolto inaspettato.

Simpatici i riferimenti ad altri elementi dell’universo Marvel, quasi come guardare un film e cercare i cameo.

Per concludere, diciamo che alcune potenzialità del libro non sono state sfruttate al meglio, ma la scrittrice è riuscita comunque a rendere la lettura piacevole.

Da segnalare anche l’edizione molto bella e curata graficamente.

 

 Loki. Il giovane dio dell'inganno su amzon
Qual è il vostro parere? Vi piace l’universo Marvel? Quali altri libri su questo personaggio avete letto?